Codula Bidighinzos


Un pezzetto di torta al cioccolato (piccolo però!), un pezzetto (meno piccolo …) di torta alle mele, una mezza mozzarella, un panino imbottito, alcune mandorle glassate (con una spiccata preferenza per quelle ricoperte al cioccolato bianco!!!).
Il tutto innaffiato con dell’acqua che in modo perverso dopo averla bevuta mi faceva venire ancora più sete....mumble mumble: ecco perchè Stefano mi ripeteva in continuazione che quella marca troppo povera di sali non è adatta alle escursioni….

Mi accorgo solo ora che:
- L’elenco sta diventando vergognosamente troppo lungo …meglio tagliare;
- E’ molto probabile che chi leggerà sia più interessato a sapere del luogo che abbiamo visitato che non delle cose che mi sono scofanata….

Ricomincio:
Che bello lasciarsi alle spalle la strada asfaltata e raggiungere dei posti ormai familiari.
Ci inoltriamo in un sentiero e sappiamo che dobbiamo iniziare a salire come troviamo un masso di circa un metro, ora non per essere polemica, ma caro Corrado Conca: di massi alti un metro è pieno tutto il Supramonte!!!

Dopo aver recitato un atto di dolore per tutto il fiatone che provo in salita iniziamo a chiederci se siamo sulla strada giusta visto che dovremmo trovare “un ovile poco visibile dopo una sella erbosa” la situazione era la seguente:
- di ovili fantasma nessuna traccia,
- erba ce n’era dappertutto, anche troppa,
- anche se ricordavo la definizione matematica del “punto di sella” e non pretendevo di certo di trovarmi davanti ad un piano di assi cartesiani in Supramonte, di sella non ce n’era nemmeno l’ombra….

Proviamo ad andare a sentimento….cerco di rimuovere un brutto ricordo per il mio posteriore relativo a dei campi solcati molto, troppo simili a quelli che stiamo attraversando e all’improvviso mi rendo conto che….è scoppiata la primavera!!!!
Mi sembra di essere finita per errore in un cartone animato tipo Heidi, è un tripudio di ciclamini e noto che è una buffa coincidenza che, tra tante magliette, stamattina ne abbia indossata una proprio di quel colore…in lontananza si vedono degli animali zampettare, chissà se sono mufloni!

Invochiamo la protezione del Santo Patrono GPS e alla fine ci troviamo davanti ai campi solcati che cercavamo, probabilmente siamo andati “a troncatura” rispetto al sentiero previsto….ma sarebbe stato strano il contrario per come siamo abituati noi!
Nel frattempo ci scattiamo delle foto, mi chiedo mentre sorrido se ci sarà un funzione apposita per eliminare il movimento provocato dalla tachicardia….
Il sole inizia ad essere forte ancora di più su quella roccia bianca, Stefano trova un ramo di ginepro…che profumo!
Sapere di essere vicini all’imboccatura della gola e poter così iniziare “a giocare” con gli attrezzi mi dà un briciolo di energie in più.
In realtà so benissimo di essere un bradipo prestato alla speleologia: entrare in grotta è quanto di più vicino ci sia all’esplorare mondi alieni; del torrentismo la cosa che mi diverte di più è muovermi con leggerezza  a dispetto della forza di gravità….
Mi piace misurarmi in cose nuove ma quando mi si chiede di provare ad armare mi metto a ridere perché l’unica cosa che so fare a livello di nodi è allacciarmi le scarpe…e l’unico termine “tecnico” che ricordo è “imboligare”,  fate voi!
Sono tranquilla perché sono con Stefano che, anche se ha come soprannome capopollo, è una persona esperta, ma sono anche consapevole che se succede un qualunque tipo di problema non sono per niente autosufficiente….smetto di pensarci!


I salti si succedono uno dietro l’altro, e dopo ognuno si aprono degli scorci meravigliosi, ma c’è da rimanere a bocca aperta quando all’improvviso ci troviamo davanti all’ovile su delle pareti rocciose maestose….una vera e propria cattedrale che ti fa sentire insignificante, il tutto nel silenzio più assoluto rotto solo dal volare degli insetti e degli echi di qualcuno che sta banchettando giù in valle…rimango stupita dalla forza di alcuni alberi che crescono sulle pareti rocciose….

Si vede bene davanti a noi Badde Pentumas….anche quella un’esperienza bellissima, salita a parte of course!
E’ buffo che ci venga voglia nello stesso momento di un bel gelato e per non stare ad allungare troppo i tempi scendiamo in doppia con una tecnica non proprio da manuale…cosa non fa la golosità!
Che peccato arrivare all’ultimo salto e vedere la strada….ho la stessa sensazione di quando terminato un giro sulla giostra non vedi l’ora di salire ancora….
Però adesso ….gelato!!!!

Anna









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